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Danno da grandine, la copertura non è certa

La grandine, vero e proprio spauracchio degli automobilisti, è un evento meteorologico la cui frequenza ha fatto registrare un significativo aumento negli ultimi decenni. La causa risiede nei mutamenti climatici, che con il surriscaldamento del globo hanno reso i fenomeni grandinigeni particolarmente presenti durante i cambi di stagione.
Nella polizza auto spesso i danni da grandine meteo sono coperti dalle assicurazioni, ciò malgrado il Movimento Consumatori raccomanda attenzione, denunciando "pratiche scorrette" e di condizioni che rendono più complicato ricevere l’eventuale indennizzo.
La maggior parte di questi interventi è concentrato nel Nord Italia, in Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna: queste quattro regioni, da sole, hanno messo insieme quasi il 70% delle richieste. Tra gli eventi meteo avversi, secondo i dati dello European Severe Weather Database, nel solo 2023 si sono verificate in Italia 1.468 grandinate intense, 596 casi con chicchi "molto grandi" e 67 con chicchi “giganti”, con danni cospicui per le carrozzerie delle autovetture.
Non tutte le auto sono assicurate contro gli eventi meteo e contro la grandine. Il Movimento Consumatori spiega in una nota che potrebbe non essere coperto neppure chi è convinto di esserlo. Infatti nelle condizioni di contratto ci sarebbero spesso “clausole che possono limitare, escludere o ostacolare i rimborsi”: decadenze dall’indennizzo qualora la riparazione non avvenga presso una carrozzeria convenzionata con la Compagnia che ha emesso la polizza”; garanzia grandine valida solo se l’auto risulta assicurata anche l’anno precedente al sinistro”; possibili sorprese legate a franchigie, degrado e deprezzamento e alla tecnica utilizzata per riparare i danni”. Alcune polizze rimborsano soltanto i costi per il cosiddetto “levabolli”, mentre non coprono interventi più profondi.
Occorre dunque prestare molta attenzione ai vari aspetti della copertura della nostra auto.

30/09/2024